Interessato è la persona fisica alla quale si riferiscono i dati personali. (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679)
Più precisamente, l’interessato è una persona fisica (la precedente normativa considerava quali soggetti interessati anche la persone giuridiche, il GDPR le ha escluse) identificata o identificabile, che può cioè essere identificata in modo diretto o indiretto facendo riferimento ad informazioni come: il nome, un numero di identificazione, dati riguardanti l’ubicazione, un identificativo on-line oppure uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale, l’interessato è il destinatario di tutte le misure di protezione / tutela previste dal GDPR.
Il GDPR riconosce all’interessato una serie di diritti che gli permettono o almeno dovrebbero permettergli di verificare il corretto trattamento, da parte del Titolare, dei propri dati.
Quali sono questi diritti:
- Il diritto di accesso ai dati;
- Il diritto di chiederne la rettifica, la cancellazione, o la limitazione del trattamento;
- il diritto di opporsi al trattamento;
- il diritto alla portabilità dei dati;
- il diritto di revocare il consenso al trattamento, in qualsiasi momento;
- il diritto di proporre reclamo all’autorità di controllo.
L’articolo 2 undecies del Codice della privacy (D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196) prevede alcune limitazioni a tali diritti.
Il titolare ha il dovere di far conoscere all’interessato quali sono i suoi diritti e deve predisporre delle procedure semplici ed efficaci per darvi esecuzione.
Di seguito la scheda di sintesi pubblicata sul sito del Garante Privacy
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