menu
cerca
Chat di classe e sanzioni del Garante Privacy

Chat di classe e sanzioni del Garante Privacy

Chat di classe e sanzioni Garante della privacy
15 Ottobre 2024

Le principali notizie dal mondo della privacy – ottobre 2024

Chat di classe: le regole da rispettare

Ecco quali sono i limiti per le chat dei genitori.

Intervista all’Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati personali, della giornalista Raffaella Troili pubblicata sul quotidiano “Il Messaggero” il 10 settembre 2024.

L’avvocato Agostino Ghiglia ha dato una serie di indicazione da seguire quando si utilizza una chat di classe, in particolare ha ribadito che se si intende pubblicare delle foto di minori va raccolto il consenso dei genitori va inoltre prestata estrema attenzione quando si condividono dati riferibili ai minori:

Facciamo attenzione a quello che scriviamo, stiamo parlando di minori, vanno tutelati e protetti. Nella rete diventiamo tutti dei dati, attenzione alle fotografie, possono essere fatte e conservate per un uso domestico e personale ma non diffuse senza raccogliere il consenso di tutti, come fanno le scuole per altro che chiedono il consenso dei genitori anche per diffondere le foto delle gite». Le stesse regole valgono per le “chat delle mamme”.

«Neppure i voti degli scrutini devono uscire dall’ambito della scuola, come non vanno esplicitate le condizioni di particolare fragilità di un minore. Noi siamo molto attenti alla privacy dei minori con campagne informative» Non tutti hanno chiaro che ciò che diffondi in rete rimane in eterno, difficile uscirne.

A seguire il link all’intervista.

Chat di classe: ecco le regole da rispettare – Intervista ad Agostino… – Garante Privacy

Sanzione del Garante Privacy di oltre 6 milioni di euro a Eni Plenitude, per 5 milioni a Hera Comm – le motivazioni

In entrambi i casi si tratta di trattamenti illeciti di dati personali, vediamo in dettaglio.

Eni Plenitude:

Il Garante della privacy ha sanzionato Eni Plenitude con una multa di oltre 6 milioni di euro (6.419.631 euro per l’esattezza) per telemarketing aggressivo e contratti attivati in modo illecito. Il provvedimento è stato preso a seguito di un centinaio di segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano telefonate indesiderate. Telefonate che in molti casi hanno portato alla sottoscrizione di contratti stipulati senza alcuna consapevolezza, inoltre ad Eni Plenitude è stato imposto il divieto di ogni ulteriore trattamento dei dati di chi ha fatto una segnalazione o un reclamo.

I contratti venivano stipulati a seguito di telefonate indesiderate, effettuate direttamente o attraverso agenzie e subagenzie usate per le chiamate di telemarketing.

Nella settimana esaminata su 747 contratti stipulati 657 (circa l’88%) erano arrivati a seguito di una telefonata indesiderata all’utente, contattato quindi illecitamente. 

Hera Comm

Anche in questo caso il Garante ha riscontrato violazioni nel trattamento dei dati personali di oltre 2300 clienti nell’ambito della fornitura di energia elettrica e gas. In particolare, i reclami riguardavano la conclusione di contratti non richiesti nel mercato libero, compilati con dati inesatti e non aggiornati di clienti della società, e presi arbitrariamente dagli agenti porta a porta.

Il Garante ha accertato che Hera Comm non ha adottato misure tecniche e organizzative adeguate a scongiurare l’utilizzo illecito dei dati dei clienti da parte degli agenti porta a porta. Quest’ultimi, infatti, acquisivano le generalità degli interessati scattando fotografie del documento d’identità, per poi procedere a loro insaputa all’attivazione della fornitura. In alcuni casi gli agenti attivavano anche polizze assicurative, sottoscritte con firma falsa, inviate insieme ai contratti.

Per approfondimenti:

Telemarketing, dal Garante della privacy sanzione di oltre 6 milioni di euro a Eni Plenitude – Federprivacy

Newsletter del 13 settembre 2024 – Dal Garante Privacy sanzione di 5mln… – Garante Privacy

Agenti porta a porta attivavano contratti non richiesti a clienti ignari, sanzione del Garante Privacy da 5 milioni di euro – Federprivacy

contattaci
Go to top